Søren Pape Poulsen, gay dichiarato fin dal 2014, potrebbe diventare Primo ministro in Danimarca alle elezioni che si terranno il prossimo giugno. Il leader del Partito Popolare Conservatore ha annunciato la sua candidatura alle elezioni per il Folketing in un post su Facebook. La sua è una lunga carriera in politica. Prima è stato sindaco, poi ministro della giustizia e adesso è pronto al grande salto alla guida del Paese.
Un salto che proverà a fare sostenuto da uno schieramento di centrodestra che per tradizione è ostile alla comunità Lgbt+. Alcuni dei suoi esponenti si sono per esempio opposti con fermezza al matrimonio omosessuale. Poulsen ora ha improntato una campagna elettorale all’insegna della sicurezza e il rilancio dell’economia danese. Propone una riduzione delle tasse sull’energia e sul lavoro, l’innalzamento dell’aliquota sui redditi alti. “Dobbiamo prenderci cura della Danimarca, dei nostri valori e della nostra identità”, ha spiegato.
La Danimarca comunque è da sempre un paese all’avanguardia sui diritti. Le unioni civili, per esempio, esistono sin dal 1983 e l’omofobia è un fenomeno davvero poco diffuso. Insomma, l’omosessualità di Poulsen non costituirà certo un problema per la sua elezione. Piuttosto, a frapporsi tra lui e lo scranno da primo ministro c’è un altro candidato di destra. Il leader del Partito Popolare conservatore dovrà infatti sfidare un il capo del partito di opposizione Venstre, Jakob Ellemann-Jensen. E poi il premier oggi in carica, il socialdemocratico Mette Frederiksen.