Nella Regione di Bruxelles sarà dato un assegno anche alle coppie gay nel
momento della nascita di un bambino. Un risultato ottenuto grazie a una
modifica di una legge di qualche anno fa che garantiva assegni alle mamme
per ogni figlio nato. La proposta è stata fatta dal ministro regionale
Bernard Clerfayt che ha la delega al Benessere dell’Infanzia. Poi il la
commissione parlamentare di Bruxelles l’ha approvata. Non riconoscere un
assegno per i bimbi di coppie Lgbt+ è stato considerato dal ministro
discriminatorio così come lo è la legislazione che nega a due padri di
creare una propria famiglia. In Belgio due omosessuali si possono sposare
già dagli inizi del 2000 ed è consentita anche la fecondazione. Grandi
passi avanti, insomma, in un paese in cui anche i vescovi si sono
espressi a favore della benedizione delle coppie gay.
Adozioni lgbt in Italia
In Italia non solo i gay non hanno diritto a ricevere assegni per i
propri figli ma nemmeno ad adottarli o ad averli attraverso la pratica
dell’utero in affitto. Anche se casi simili esistono, lo Stato non
riconosce questi bambini come figli di una coppia di uomini e dunque non
riconosce i diritti al genitore non biologico. In molti paesi europei
invece la possibilità di avere bambini è riconosciuta. In Olanda i
genitori Lgbt+ hanno gli stessi diritti delle coppie etero. Così in
Norvegia. In Spagna e in Finlandia è consentita l’adozione gay. E nel
mondo le coppie gay del Sud Africa, ma anche di Cuba possono adottare,
per fare solo alcuni casi.