Nell’universo arcobaleno, la bisessualità riesce spesso con fatica ad essere compresa. Coloro che possono amare persone indipendentemente dai frame di genere. Proprio per questa loro fluidità, le persone bisex sono spesso vittime di pregiudizi. Le mentalità più arretrate vedono la bisessualità come un’incertezza passeggera e che la persona sia in una fase di confusione e alla ricerca della propria identità.
Bisessuale: cosa significa?
Innanzitutto, bisogna chiarire che le persone bisessuali non sono più confuse delle persone etero, ma sono spesso percepite come tali da un mondo che presume che ci sia solo un modo giusto per provare attrazione. Le preferenze del bisex possono cambiare nel tempo, ma un po’ come a una persona etero può capitare di innamorarsi di un nuovo partner. E proprio come un etero, le persone bisessuali possono passare tutta la vita con una persona di sesso opposto, in una relazione monogama, provando comunque attrazione per quelle dell’altro sesso.
Quando si scopre la propria sessualità?
C’è da premettere che la bisessualità è un comportamento naturale non solo degli uomini ma anche fra gli animali. Nulla di tutto ciò è contro natura, anzi l’elevato numero di osservazioni scientifiche sul comportamento bisex degli animali dimostra che si tratta di qualcosa di normale e non di una perversione umana. La percezione del proprio orientamento sessuale comincia in genere a definirsi nel passaggio tra l’infanzia e l’adolescenza, ma varia da persona a persona ed è indipendente dall’attività sessuale vera e propria: ad esempio, un individuo può identificarsi come eterosessuale, bisessuale o omosessuale anche in età adulta.