Alla Conferenza dei Vescovi Europei è stata aperta la strada per le benedizioni alle coppie omosessuali in Chiesa
Commissione delle Conferenze Episcopali della Comunità Europea
È un’intervista che apre la strada alla benedizione delle coppie gay, quella rilasciata dal cardinale Jean-Claude Hollerich, presidente della Commissione delle Conferenze episcopali della Comunità europea (Comece) e arcivescovo di Lussemburgo all’Osservatore Romano, il giornale della Santa Sede. Il rappresentante dei vescovi europei dice che gli omosessuali non sono “mele marce”, e il Regno del Signore non è un club, quindi nessuno è escluso”. Parole che fanno a pugni con il divieto imposto dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Secondo Hollerich ora la Chiesa deve guardare con nuovi occhi il mondo Lgbt. “Questo non significa estendere il sacramento nuziale, perché non c’è il fine procreativo che lo caratterizza”, puntualizza il porporato. Però sì alla benedizione.
Franco Barbero, un prete teologo dimesso dopo matrimoni LGBT
Sulla benedizione erano scesi in campo anche i vescovi delle Fiandre, chiedendo di poter benedire le coppie omosessuali. Ma ancor prima, in Germania, diversi sacerdoti e alcuni vescovi avevano dato la loro benedizione. Mentre in Italia ci sono sacerdoti come il prete di Pinerolo, don Franco Barbero, che nel 2003 è addirittura stato dimesso dallo stato clericale perché celebrava matrimoni di coppie dello stesso sesso. Essere stato allontanato dalla chiesa non gli ha impedito di continuare e a oggi ha celebrato 690 matrimoni di coppie omosessuali. Del resto, lo stesso Hollerich ricorda l’etimologia della parola benedire, ovvero ‘dire bene’. “Pensate che Dio possa mai “dire—male” di due persone che si vogliono bene?”, spiega il cardinale.