Da quando è diventato Papa Bergoglio ha usato parole di apertura e accoglienza verso le persone omosessuali. E di recente i vescovi del Belgio hanno deciso di benedire le persone della comunità Lgbt+ che credono. Una vera rivoluzione sta avvenendo nella Chiesa.
Papa Francesco, il discorso
Già nel 2013, sul volo di ritorno dal Brasile disse: “Se uno è gay e cerca il Signore, chi sono io per giudicarlo?”. Poi proseguì ricordando che discriminare ed emarginare le persone è contrario al Catechismo. Ai cattolici Lgbt il pontefice ha chiesto di non intendere il rifiuto da parte di alcune persone nella Chiesa come se fosse di tutta l’istituzione: “Quello è solo il rifiuto di ‘persone nella Chiesa’”. Poi ha spiegato: “Una Chiesa di ‘sangue puro’, non è la Santa Madre Chiesa, ma una setta”. E anche lo scorso gennaio Bergoglio ha speso parole a favore degli omosessuali lanciando un monito ai genitori: “Non condannate i figli gay”. Alle sue parole sono seguite azioni da parte di tanti vescovi che hanno iniziato a chiedere alle parrocchie di non erigere muri ma di accogliere.
I vescovi in Belgio e le coppie gay
La Chiesa fiamminga ha aperto proprio a settembre alla benedizione delle coppie omosessuali, con specifiche preghiere, per due fedeli omosessuali che si impegnano davanti a Dio. Questo dopo che nel 2021 dal Vaticano, con precisione dalla Congregazione per la dottrina, era arrivato il divieto di benedizione delle coppie gay. Il motivo? “La Chiesa non può benedire il peccato: benedice l’uomo peccatore, affinché riconosca di essere parte del suo disegno d’amore e si lasci cambiare da Lui”. È chiaro che a Roma continuano a convivere posizioni opposte sul rapporto che si deve tenere con gli omosessuali. Ma i vescovi del Belgio, tra cui il cardinale Jozef de Kesel, arcivescovo progressista di Bruxelles, scrivono che durante la benedizione data si precisa sempre che “deve rimanere chiara la differenza con ciò che è il sacramento del matrimonio”. I vescovi propongono preghiere, letture del Vangelo, e chiedono alle persone coinvolte “impegno dinanzi a Dio il modo l’uno verso l’altro”. Una iniziativa che arriva mentre diverse Chiese in giro per il mondo hanno pubblicato, in questi mesi, i primi risultati di una consultazione dei fedeli, voluta da Papa Francesco in vista del Sinodo globale che si concluderà a ottobre del 2023, dalla quale è emersa, di frequente, la richiesta di un approccio più inclusivo nei confronti delle persone omosessuali.