I gay continueranno a ricevere protezione da parte del governo americano: il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha confermato l’ordine esecutivo voluto dal suo predecessore Barack Obama. In questo modo viene smentita seduta stante la notizia, diffusa dal Washington Post, secondo la quale Trump avrebbe fatto un passo indietro in questo senso.
Si tratta di un provvedimento grazie al quale i diritti di gay, lesbiche, bisessuali e transgender continueranno ad essere protetti da casi di discriminazione sul posto di lavoro. Quanto meno nel caso di dipendenti che lavorano direttamente o indirettamente per il governo americano.
A renderlo noto un comunicato della Casa Bianca, il quale precisa che Trump «è fiero di essere stato il primo candidato presidenziale repubblicano a parlare apertamente della comunità gay nel suo discorso inaugurale». «Il presidente – si legge nella nota – è determinato a proteggere i diritti della comunità lgbtq», per cui la Casa Bianca continuerà a dare il suo sostegno «al rispetto e all’appoggio dei diritti lgbtq proprio come ha fatto durante il processo elettorale»
Da qui, la decisione: «L’ordine esecutivo firmato nel 2014 che protegge dalla discriminazione sul luogo di lavoro nel settore pubblico rimarrà intatta anche sotto l’amministrazione del presidente Donald Trump».