L’ultimo monumento alla resistenza gay è stato inaugurato a Torino. Qui a inizio ottobre è stata inaugurata l’opera che raffigura Ottavio Mario Mai, regista, sceneggiatore, attore, scrittore e poeta italiano che nel 1986, insieme al compagno Giovanni Minerba, ha fondato a Torino il Festival cinematografico a tematica omosessuale ‘Da Sodoma a Hollywood’ poi diventato il Lovers Festival.
La cerimonia si è svolta alla presenza del sindaco della città Stefano Lo Russo, del rettore dell’Università Stefano Genua, della direttrice del Lovers Festival Vladimir Luxuria, e di Minerba. Il monumento si trova vicino al Campus universitario Luigi Einaudi in un viale anch’esso intitolato a Ottavio Mai. “Torino è una città importante per quanto riguarda i diritti Lgbt+”, ha detto Vladimir Luxuria, ricordando che proprio Ottavio Mai ha insegnato che attraverso la cultura si può allargare la mentalità delle persone e toccarne i cuori. Dopo la recente aggressione omofoba, un simbolo di tale rilevanza si dimostra ancora più importante.
Memorial Comunità lgbtq NYC
Quello di Torino non è il primo memoriale alle battaglie della comunità arcobaleno. Già nel 2001, negli Stati Uniti, 166mila persone hanno chiesto e ottenuto una statua raffigurante la transgender Marsha P. Johnson vicino al municipio della sua città natale, Elizabeth, in New Jersey. Questa ha preso il posto del monumento a Cristoforo Colombo. All’attivista statunitense, autodefinitasi drag queen, è stato anche dedicato un parco a New York nel quartiere di Brooklyn. Una decisione presa dall’allora sindaco della città Andrew Cuomo che così ha ribattezzato quello che era conosciuto come l’East River State Park.
Memoriale Comunità lgbt Europa
Tornando in Europa, è stato inaugurato a Barcellona nel 2011, nel centralissimo Parc de la Ciutadella, il memoriale Lgbt. Si tratta di un grande triangolo rovesciato di granito nero e un’incisione color rosa. Al taglio del nastro ha partecipato l’allora sindaco Jordi Hereu, il coro gay locale e centinaia di persone. Il grande triangolo rappresenta lo stesso cucito sulle tute da lavoro dei gay dentro i campi di concentramento nazista. Ma vuole ricordare tutti i gay, lesbiche e transessuali che hanno sofferto la persecuzione e la repressione nel corso della storia.