Negli anni molte serie tv hanno trattato il tema dell’omosessualità, proponendone le problematiche con l’obiettivo di avvicinare i telespettatori a questo mondo e creare un clima più ampio di accettazione e normalità nell’affrontare l’argomento.
La difficile affermazione della tematica LGBT nella tv americana
Rappresentare la questione omosessuale in tv non è stata una cosa semplice, soprattutto negli USA dove, dagli anni Trenta fino al 1967, vigeva il Codice Hays che proibiva un’esplicita messa in scena di temi considerati amorali, tra cui ovviamente il sesso e l’omosessualità. Solo con la rivoluzione sessuale degli anni Sessanta c’è stato un radicale cambiamento e la rappresentazione dei temi omosessuali è diventata fondamentale per creare identificazione, concetto fondamentale perché gli spettatori si appassionino a una serie tv e la seguano. Grazie alle serie il mondo LGBT si è potuto riconoscere in personaggi che hanno fatto avanzare il modello di accettazione sessuale televisivo, creando empatia e raccontando le difficoltà di fare coming out dopo lunghi percorsi di accettazione. Se una volta il personaggio gay nelle serie era una vera e propria ‘macchietta’, oggi si è presa coscienza dell’importanza delle loro storie che sono diventate serie e costruttive e portatrici di chiaro messaggio.
Steven Carrington, l’apripista dell’omosessualità nelle serie tv
Nei primi anni ’80 sui teleschermi arriva Dynasty con Steven, il primo personaggio gay che l’Italia avesse mai visto. Steven viene da due matrimoni falliti e la sua omosessualità è latente, non esplicitamente dichiarata, visto che in quegli anni i gay erano quelli dell’AIDS. Steven è comunque rappresentato come un personaggio positivo, con dei valori morali in contrasto con la spietatezza del padre e la promiscuità della sorella. La sua condizione, non accettata dal padre, lo fa vivere in limbo di silenzi e bugie e le sue relazioni omosessuali non avranno quasi mai un lieto fine.
Denise di Twin Peaks
David Duchovny si trasforma nella serie da Dennis Bryson in Denise. Anno 1990 Twin Peaks diventa la serie antesignana per il primo personaggio transessuale effettivo nella storia delle serie tv. L’omosessualità di Dennis esce dopo un travestimento. Per una retata, fu infatti costretto a travestirsi da donna, abiti che lo fanno sentire tremendamente a suo agio. Il suo cambiamento è accettato dagli altri personaggi: tutti si riferiscono a lei al femminile, nessuno fa domande sui suoi genitali e Dennis diventa così uno dei personaggi più amati.
Ellen DeGeneres
‘Yep, I’m gay’. Questa è la scritta apparsa in prima pagina del Times a metà anni Novanta. Sotto la foto di Ellen DeGeneres, protagonista dell’omonima serie in cui, dopo poche settimane, anche il suo personaggio decide di uscire allo scoperto e rivelare la propria sessualità. Un coming out che è costato molto all’attrice: sponsor che hanno ritirano spazi pubblicitari, cali d’ascolti e cancellazione della serie. Ma questa scelta le è valsa un Emmy, una “medal of freedom” e ora è considerata il personaggio più potente del mondo LGBT. Ellen è stata prima attrice apertamente omosessuale che dava vita a un personaggio apertamente omosessuale in televisione.
Jack McPhee e l’omosessualità adolescenziale
La serie più amata dai teen degli anni Novanta ha portato sullo schermo uno dei primi coming out del mondo adolescenziale. In Dawson’s Creek, Jack McPhee, cresciuto in una difficile realtà (il fratello maggiore, Tim, è morto, il padre ha abbandonato la famiglia, la madre ha dei disturbi mentali irreversibili e la stessa sorella Andie ha un equilibrio psichico molto instabile), dopo una breve relazione con Joey capisce di essere omosessuale. Da qui inizia un lento cammino pieno di difficoltà verso l’accettazione della propria sessualità, specialmente per l’ostilità e il pregiudizio altrui. Solo grazie agli amici incontrati a Rhode Island riuscirà ad accettarsi e a fare coming out. Una storia a lieto fine in cui Jack trova l’amore con il quale cresce la figlia della sua migliore amica morta, formando una famiglia.
Sol & Robert e l’omosessualità nella terza età
E’ la serie televisiva Grace&Frankie che apre le porte a una storia d’amore tra due uomini settantenni. Sol e Robert, sposati con Grace e Frankie, in realtà hanno una relazione fra di loro da oltre 20 anni. I due decidono di fare coming out e comunicano alle relative mogli di volersi sposare. Questo da il via a una delle serie più sensazionali e ben scritte degli ultimi anni che racconta di amori e amicizia (lgbt e non) nella terza età.