L’associazione GLAAD, che monitora la rappresentazione delle persone LGBT nei media statunitensi, ha condotto una ricerca dalla quale è emersa una scarsa presenza di personaggi gay all’interno dei film americani.
Secondo l’ultima ricerca fatta dall’Associazione che prende in esame 101 film di grandi case produttrici quali 20th Century Fox, Paramount Pictures, Columbia Sony, Universal Pictures, Walt Disney Studios e Warner Bros, solo il 18% dei film usciti nel 2016, su un totale di 125 titoli analizzati, vedono la partecipazione di persone non eterosessuali. Dato che non è confortante anche perché, precisa GLAAD, la presenza dei personaggi LGBT nei 23 film in questione si riduce in media a meno di un minuto, mentre solo il 25% di loro è anche di colore.
Inoltre, riferendosi al film Zoolander 2, si denuncia che l’unico personaggio gay presente nella pellicola, All interpretato da Benedict Cumberbatch, è reso ridicolo offendendo l’intera comunità LGBT. Le case cinematografiche americane escono quasi tutte con voti insufficienti da questa ricerca e, in particolare modo, le peggiori risultano essere Disney, Sony e Lionsgate.
Le serie televisive e i film indipendenti battono le grandi produzioni
Sarah Kate Ellis, presidente di GLAAD, ha affermato che i titoli commerciali continuano a rimanere indietro rispetto alle produzioni indipendenti come ‘Moonlight’ e serie televisive come ‘Sense8’ o ‘Steven Universe’. Oltre a queste sono moltissime le serie televisive che offrono punti di vista differenti su tematiche omosessuali, trattando l’argomento con tatto, intelligenza, ironia e con un senso di quotidianità che nel cinema ancora manca (ne parliamo in questo articolo)
Una nota di merito, secondo l’associazione, va al film ‘Rough Night’ di Lucia Aiello che racconta di un fine settimana tra amiche a Miami per festeggiare l’imminente matrimonio di Jess (Scarlett Johansson) in cui sono ben quattro i personaggi LGBT rappresentati, due dei quali sono gli interpreti principali (Frankie e Blair).