Così ha dichiarato la moglie dell’algerino responsabile dell’assalto al commissariato di Cornellà de Llobregat, abbattuto dagli agenti di polizia.
Attentato Barcellona al commissariato di polizia
Lunedì 20 agosto un uomo armato di coltello ha fatto irruzione in un dipartimento di polizia di Barcellona. Taib Abdelhouahab, 29enne di origine algerina, è entrato nel commissariato gridando: ”Allahu Akbar”. L’uomo ha poi tentato di accoltellare l’agente dei Mossos d’Esuqadra, le forze dell’ordine regionali catalane, nella reception del centro. Il poliziotto ha allora reagito sferrando un colpo di pistola e uccidendolo. Prima di aprire il fuoco, pare che gli agenti abbiano tentato invano di respingere l’assalitore.
Il ministro degli Interni della Generalitat, Miquel Buch, ha parlato di “caso isolato” in riferimento all’episodio Si è ovviamente pensato subito a un attacco terroristico ma sembra che l’attentatore, spiega il ministro, si sia immolato più per motivi sentimentali, che in nome dell’esercito dei soldati di Allah.
Attentato Barcellona: l’aggressore, musulmano, era omosessuale
Le indagini, che in un primo momento erano volte a svelare la matrice integralista dell’aggressione, hanno aperto una pista ben differente. Taib Abdelhouahab era sposato con Luci, spagnola di 40 anni. La donna, interrogata dagli inquirenti, ha raccontato che il marito aveva più volte espresso l’intenzione di suicidarsi. Un anno fa infatti, lei aveva scoperto che il coniuge era gay e la settimana scorsa aveva avviato le pratiche di divorzio. Tuttavia l’uomo era fortemente frustrato all’idea che la comunità musulmana potesse venire a conoscenza della sua omosessualità. Oltre alla vergogna per un tale scandalo, era convinto che non non sarebbe mai stato accettato. Luci ha anche ammesso che il matrimonio, avvenuto due anni fa, era stato celebrato affinché il giovane potesse ottenere il permesso di soggiorno. Poco prima dell’assalto al commissariato, la 40enne aveva comunicato al marito di voler lasciare la casa in cui i due vivevano insieme. Secondo quanto riportato dai Mossos dunque, l’attentato con il coltello era mirato proprio a suscitare la reazione da parte dei poliziotti. Reazione che c’è effettivamente stata e che ha portato alla morte di Abdelhouahab. Una sorta di omicidio-suicidio che il 29enne stava organizzando, forse, da mesi, periodo in cui si era avvicinato molto alla religione ed era divenuto più introspettivo e chiuso.