Bohemian Rhapsody film: il biopic sui Queen
Il 29 novembre uscirà nelle sale cinematografiche Bohemian Rhapsody. Il film, diretto da Dexter Fletcher e Bryan Singer, e distribuito dalla 20th Century Fox, promette di essere una coinvolgente narrazione della storia dei Queen. La pellicola vuole celebrare una delle, o forse la rock band più famosa al mondo. Ovviamente, Bohemian Rhapsody pone l’accento sulla vita e la carriera del leader del gruppo, l’indimenticato Freddie Mercury. Genio ribelle e immortale, così come lui stesso ha cantato in una delle sue più celebri canzoni ,Who wants to live forever, quasi una predizione del mito che avrebbe incarnato, è interpretato da Rami Malek.
Il film ricostruisce l’ascesa dei Queen, attraverso la loro musica e i brani che sono ormai dei classici del rock. Rivoluzionari e lungimiranti, i componenti del gruppo britannico, formatosi a Londra nel 1970 (il chitarrista Brian May, il batterista Roger Taylor, il bassista John Deacon e ovviamente il cantante e pianista Freddie Mercury), hanno infatti segnato la storia, non solo della musica, diventando una vera e propria leggenda.
Con ritmo incalzante e appassionante, la pellicola ripercorre i vari step, dalla nascita del gruppo, al successo mondiale, fino alla crisi personale di Freddie e all’apoteosi finale, ovvero la reunion alla vigilia del Live Aid. In questa occasione, Mercury, già gravemente malato, si è guadagnato un posto nell’Olimpo, mettendo in scena una delle più straordinarie interpretazioni live di sempre.
Bohemian Rhapsody film: Freddie Mercury
Probabilmente i Queen non avrebbero mai raggiunto il successo planetario senza Freddie Mercury. Era dotato di una voce potentissima che superava le quattro ottave e di un talento compositivo indiscutibile. A ciò si aggiungevano la sua capacità di esibirsi con naturalezza ed espressività sul palco, il suo fascino ipnotico, il suo carisma e la sua personalità anticonformista, che ne hanno fatto un mito intramontabile.
Nato come Farokh Bulsara a Zanzibar, nel 1946, ha iniziato giovanissimo a suonare il pianoforte e a soli 13 anni è entrato a far parte di una band. Trasferitosi in Inghilterra nel 1964, dove si è laureato in arte, portando avanti contestualmente la sua passione per il canto e la musica, ha continuato ad esibirsi con diversi gruppi. È nel 1970 che assieme ai suoi amici Brian, Roger e John fonda i Queen. Fu lui stesso a scegliere il nome, regale ed evocativo, e a disegnare il logo. Come simbolo, il frontman ha scelto i segni zodiacali dei componenti del gruppo, che ha reinterpretato con creatività.
Non solo genere rock, ma anche gospel, disco e metal, i Queen hanno inciso pezzi considerati dei classici, come We Are The Champions, We Will Rock You, Another One Bites The Dust, Don’t Stop Me Now, solo per citarne alcuni. Esibitisi in giro per il mondo e avendo suonato in oltre 700 concerti, hanno raggiunto un successo ineguagliabile.
Bohemian Rhapsody film: Freddie Mercury senza etichette
Sulla sua sessualità, Freddie Mercury non ha mai parlato apertamente.
Visse un grande amore con una donna, Mary Austin, con la quale convisse per 7 anni, dal 1970 al 1977. La Austin fu proprio la prima confidente di Mercury in merito alla sua identità sessuale. Successivamente ha raccontato:
“Quando mi disse “penso di essere bisessuale” gli risposi: “penso che tu sia gay” Rimanemmo in silenzio e ci abbracciammo. Pensai che fosse stato molto coraggioso”.
“Sono gay come una giunchiglia” è la frase più provocatoria pronunciata dall’artista, nel corso di un’intervista al magazine inglese New Musical Express, nel 1974.
Inoltre, Tim Rice è convinto che le parole della canzone Bohemian Rhapsody siano da leggere come una sorta di coming out da parte del cantante:
“Mama, I just killed a man – put a gun against his head, pulled my trigger, now he’s dead” (“Mamma, ho appena ucciso un uomo – ho messo una pistola contro la sua testa, premuto il grilletto, ora è morto”)
Secondo Rice, il significato del testo sarebbe l’eliminazione metaforica della parte eterosessuale dell’uomo, da quel momento in poi appartenente al passato.
Quale fosse il suo orientamento non importa. Freddie era un animale da palco, trasformista e ambiguo nelle sue performance, in cui ha danzato sempre sul limite dei generi, senza farsi mai etichettare.
Affitto da AIDS, il leader dei Queen, dopo una lunga battaglia, si è spento all’età di 45 anni nella notte del 24 novembre 1991, lasciando un vuoto incolmabile.
L’obiettivo dei registi, con Bohemian Rhapsody, è quello di scolpire la storia della band che continua a ispirare e fa sognare i fan ma anche le nuove generazioni.