Carlo Nordio ed Eugenia Roccella. Sono questi i due nuovi ministri che hanno fatto sobbalzare sulla sedia le associazioni arcobaleno. Si tratta infatti di personaggi di cui ben si conoscono le posizioni in materia di diritti Lgbt+. Nordio ha paragonato l’omosessualità alla pedofilia, mentre Roccella, che in gioventù militava nel Partito Radicale a sosteneva campagne per l’aborto, dopo un’inversione a U incredibile è stata co-portavoce del Family-Day insieme a Savino Pezzotta nel 2007 e si è detta in diverse occasioni contraria alle famiglie arcobaleno e contro la scelta delle donne di interrompere la gravidanza.
Le associazioni lgbt a Roma sono in allerta
Il portavoce del Partito Gay, Fabrizio Marrazzo le scelte sulle cariche istituzionali fatte dalla Meloni non vanno nella direzione di garantire diritti, bensì di limitarli. Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli di Roma osserva che “ci troviamo di fronte ad anni di oscurantismo, di Medioevo dei diritti e di tentativi di distruzione di tutto ciò che abbiamo faticosamente conquistato”. Il coordinatore del Torino Pride, Marco Giusta, su Facebook scrive: “Come ci vestiamo per Halloween? Da Governo Meloni”. Alle associazioni Lgbt+ i nuovi ministri fanno paura perché preannunciano provvedimenti di legge limitativi di diritti.