L’attrice ha dichiarato che crescerà la sua terza figlia, Rani Rose, con un approccio di tipo genderless, lasciandola libera di identificarsi con un genere e con un orientamento sessuale.
Kate Hudson figlia: cresciuta con un approccio genderless
Kate Hudson è diventata mamma per la terza volta. La piccola Rani Rose è nata lo scorso ottobre dalla relazione con Danny Fujikawa, con cui fa coppia fissa dal 2016. L’attrice 39enne è già madre di due maschi di 8 e 15 anni. Bingham, è figlio di Matthew Bellamy, frontman dei Muse, mentre Ryder è nato dalla storia con Chris Robinson. La secondogenita di Goldie Hawn, in un’intervista ad AOL, ha dichiarato di voler crescere la piccola secondo un’educazione di tipo genderless:
“I figli devono scegliere ciò che vogliono essere. Sarà mia figlia Rani quindi a scegliere se vuole essere femmina o maschio”.
La bionda interprete di Come farsi lasciare in 10 giorni ha raccontato che la bimba dimostra già però un’attitudine piuttosto femminile:
“Al momento è incredibilmente femminile nella sua energia, nei suoi suoni, nel suo modo di essere. È molto diversa dai ragazzi, e comprare vestiti per bambini è molto divertente”.
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La tendenza genderless
L’idea di andare oltre la distinzione tra maschio e femmina pare essere molto diffusa a Hollywood. La tendenza è quella di superare questa convinzione sociale per lasciare liberi i bimbi di diventare ciò che vogliono, al di là del sesso di nascita. Prima di lei, Angelina Jolie ha dimostrato grande apertura mentale in tal senso, non opponendo alcuna resistenza nei confronti della figlia Shiloh Nouvel, la quale ha scelto un’identità maschile, facendosi chiamare John. Lo stesso vale per Charlize Theron, la quale appoggia pienamente il primogenito adottato Jackson, che ha l’abitudine di indossare abiti femminili.