È successo al Lido del Chioma in provincia di Livorno. Una coppia gay è stata derisa da altri bagnanti dentro uno stabilimento balneare, e anche nel condominio attiguo in cui alloggiava e ha deciso di denunciate gli insulti omofobi. “Ci hanno detto che non abbiamo avuto un comportamento decoroso in pubblico e che non possiamo passare davanti alla gente tenendoci per la mano e dandoci un bacio”, racconta Sendi Severini, 48 anni, imprenditore della Provincia di Lucca. Lui e Jonathan Giaconi, operatore commerciale nel settore tessile di Prato, ora sono decisi a portare la vicenda in tribunale per le offese ricevute.
Se già diverse settimane fa in uno stabilimento in provincia di Pisa due gay erano stati allontanati dalla spiaggia per un bacio ritenuto non decente da scambiarsi davanti a bambini, la vicenda di Severini e Giaconi, ha lasciato altrettanto sconcertati gli involontari protagonisti. “Chi abita nel nostro condominio – spiegano i due – ha scritto lettere contro il nostro comportamento. E la signora che divideva l’ombrellone con noi sostiene di non aver mai potuto usufruire dei servizi dello stabilimento, perché c’eravamo io e il mio compagno omosessuali, avvezzi a scambiarci effusioni”.
Intanto lo stabilimento balneare Lido del Chioma, che sorge in comune di Rosignano Marittimo, si dissocia dai comportamenti omofobi avvenuti all’interno della struttura: “Noi del Lido del Chioma esprimiamo la nostra solidarietà, certi atteggiamenti inaccettabili ai nostri tempi”. E una ferma condanna agli episodi omofobi è arrivata anche da parte del Comune di Rosignano.