Un’indagine Istat iniziata circa un anno fa invia segnali preoccupanti su quello che una vasta parte di italiani pensa dell’omosessualità.
Dalla relazione finale della Commissione Fo Cox, istituita il 10 maggio 2016 su invito del Consiglio d’Europa, incentrata su temi quali omofobia, razzismo e intolleranza, emerge un risultato statistico inquietante su quello che gli italiani percepiscono nei confronti della “diversità”.
I risultati dell’indagine Istat sul tema omosessualità
La relazione della Fo Cox racconta che un italiano su quattro ritiene che l’omosessualità sia una malattia; inoltre, un intervistato su cinque non ritiene accettabile avere, sul posto di lavoro, un capo o un collega gay.
Il risultato evidenziato dall’indagine ha suscitato indignazione e clamore anche nelle cariche istituzionali: queste le parole di Laura Boldrini in merito: “Fa impressione questo scarto, questa clamorosa divaricazione tra i numeri e la realtà percepita. E, purtroppo, chi non sa è portatore d’odio”.
Cosa pensano gli italiani dei migranti
A conferma dell’analisi della Boldrini in merito ai risultati dell’indagine della Fo Cox, si può vedere come erronea sia la percezione degli italiani a proposito del capitolo migranti: la maggior parte degli interpellati ritiene che gli immigrati costituiscano il 30% della popolazione in Italia, mentre, in realtà, raggiungono solo l’8%; lo stesso si verifica a proposito dei musulmani, ritenuti il 20%, in verità solo il 4%. A testimoniare la scarsa tolleranza della popolazione italiana nei confronti del “diverso”, arriva anche il dato relativo all’opinione che hanno sui rifugiati, ritenuti una sorta di “peso” da mantenere.
Imbarazzante anche il dato relativo all’odio verso le donne: il 43,7 % degli italiani ritiene che le donne siano ancora oggetto di pregiudizi, soprusi e violenza; inoltre, il 34,4% degli intervistati pensa che una donna lavoratrice non sia in grado di stabilire un buon rapporto con i propri figli.