Ogni anno il Financial Times stila una classifica che evidenzia quali siano le personalità LGBT più importanti e più influenti a livello mondiale: i nomi presenti sono tutti di grandi professionisti che hanno superato i pregiudizi verso una scalata professionale che gli ha dato la possibilità di creare un futuro innovativo per se stessi e per il mondo intero.
La classifica stilata dal Financial Times è suddivisa in quattro categorie: i 100 top executive lgbt, i 50 personaggi più attenti alle istanze lgbt, i 50 leader gay del futuro e i 20 top leader gay del Settore Pubblico.
Al primo posto della classifica dei 100 top executive lgbt si trova Alan Joyce, amministratore delegato della linea aerea Qantas, celebre anche per l’impegno profuso nella campagna sull’uguaglianza nel matrimonio gay in Australia; lo segue Stacey Friedman, General Counsel della JPMorgan Chase.
La classifica dei 50 Ally Executive attenti alle istanze LGBT è guidata da Denise Morrison, Presidente e CEO della Campbell Soup Co, seguita da Jose Berenguer, amministratore delegato per il Brasile della JP Morgan Chase.
La Top 50 dei leaders gay del futuro trova in cima Stuart Barette, Global CMB IT Programme Manager della HSBC, seguito da Phoebe Bloombfield, People Talent Partner della Aviva Investors.
Infine, la Top 20 del Settore Pubblico vede al comando Dinesh Bhugra CBE, presidente della Word Psychitric Association e al secondo posto Maura Healey, Attorney General del Massachussets Attorney General’s Office.
Il catanese Antonio Zappulla nella Top Ten della categoria Settore Pubblico
Al quarto posto della classifica riservata al “Settore Pubblico-Terzo Settore” si trova il siciliano di origini catanesi Antonio Zappulla, Chief Operating Officier (direttore generale) della Thompson Reuters Foundation, azienda filantropica operante nel settore editoriale.
Antonio Zappulla si è laureato nel Regno Unito e, prima di approdare alla Thompson Reuters Foundation, ha lavorato nella redazione economica dell’Agenzia ANSA e per la Bloomberg Television a Londra.
A proposito del prestigioso posto ottenuto nella classifica del Financial Times, Zappulla si è dichiarato onorato e ha sottolineato l’importanza della lista che “lancia il segnale importante che la comunità lgbt è forte e integrata , e che appartenere a questa comunità non significa rischiare di essere discriminati sul lavoro o di vedere la propria carriera penalizzata o andare in frantumi. E’ l’esatto opposto”.