Il 28 luglio al tramonto è esploso nella cittadina romagnola l’orgoglio LGBT. La parata si è svolta a seguito della preghiera riparatrice che ha avuto luogo la mattina.
Rimini Summer Pride 2018: la parata arcobaleno
Gli organizzatori del Rimini Summer Pride parlano di circa 30.000 partecipanti all’evento che si è tenuto per il terzo anno nella città romagnola, per celebrare l’orgoglio LGBT. Sicuramente, la parata, oltre agli abitanti dell’Emilia Romagna, ha coinvolto persone provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Gli artefici del Rimini Pride hanno affermato che si è trattato di uno “straordinario successo per numeri e qualità”. Infatti, proseguono:
”Grazie alla fama mondiale di Rimini sono presenti partecipanti da tutto il mondo, persino dal Brasile, e i pacchetti vacanze che avevamo proposto sono andati a ruba esaurendosi in pochi giorni, segno di un interesse sempre più ampio e strutturato per il Summer Pride”.
Un’esplosione di colori e musica ha caratterizzato questa sfilata estiva che è partita al tramonto da piazzale Benedetto Croce e si è mossa per tutto il lungomare della capitale della movida italiana. La festa per rivendicare i diritti e la dignità di tutti è culminata in una grande serata in piazzale Fellini.
Tra i presenti a questa aggregazione arcobaleno c’erano: Flavio Romani, presidente nazionale di Arcigay e direttore di Gaynews, Franco Grillini, leader del movimento e Cathy La Torre, avvocato per i diritti Lgbt e il sindaco Andrea Gnassi. Ospite d’onore, l’attrice Serena Grandi, in supporto anche del figli Edoardo Ercole, dichiaratamente omosessuale.
Il Rimini Summer Pride 2018 offusca la preghiera riparatrice
La grande partecipazione ha fatto dimenticare l’omofoba preghiera riparatrice che si è svolta nella mattinata di sabato. Solo 250 gli aderenti, pochissimi rispetto alla folla presente al Gay Pride di Rimini. La processione per protestare contro la comunità LGBT è stata voluta dal Comitato Cattolico Tradizionalista di Reggio Emilia, Beata Giovanna Scopelli. Oltre ai fedeli bigotti e ortodossi c’erano anche alcuni esponenti di Forza Nuova.
L’onda pride del versante adriatico si è affermata anche per il significato politico che ha assunto. Vasto infatti, è stato il sostegno da parte delle istituzioni locali.La movimentazione ha goduto dell’appoggio del Comune di Rimini. del Comune di Ravenna e della Regione Reggio Emilia, oltre alle Pari Opportunità della Repubblica di San Marino. Nello stato autonomo sammarinese è in atto una discussione su una legge in favore delle unioni civili.
Serena Grandi ospite del Rimini Summer Pride 2018
L’attrice Serena Grandi è stata una delle celebri ospiti all’evento arcobaleno. Prima del corteo aveva dichiarato, parlando di suo figlio:
«Mio figlio mi ha resa felice, ha riempito di gioia la mia vita che è sempre stata circondata dagli omosessuali, soprattutto i costumisti: non ho avuto amici che non fossero gay. Ammetto che ritrovarmene uno in casa è stato inizialmente uno shock ma di questo sono tanto felice: ha una marcia in più».
In merito alla sua partecipazione alla parata, l’ex sex symbol ha affermato:
«Il mio è un messaggio semplice e chiaro: dirò “No all’omofobia”. Ce n’è davvero bisogno, soprattutto dopo quel che ho appena visto».
La 60enne bolognese faceva riferimento all’imbarazzante striscione omofobo realizzato da esponenti di Forza Nuova, diffuso poi sui social, il quale recitava: “Omosessualità oggi, pedofilia domani”.