La manifestazione ha avuto luogo a un mese dal referendum sui matrimoni gay
Taiwan Pride 2018: un significato importante prima del referendum
Il 27 ottobre si è svolta a Taiwan la consueta parata LGBT. Come ogni anno, migliaia di persone appartenenti al mondo arcobaleno o che si schierano a favore dei loro diritti, hanno sfilato per le vie della capitale. Quest’anno però si è registrato un picco di partecipazione senza precedenti. Gli organizzatori parlano di circa 130.000 manifestanti. Questa adesione di massa è collegata al significato particolare che il Pride riveste in questa occasione. Il 24 novembre, infatti, è previsto un referendum sul matrimonio egualitario, che si svolgerà contestualmente alle elezioni politiche. Tale referendum ha origine da una sentenza delle Corte Costituzionale del 2017, la quale si era espressa in favore delle nozze omosessuali. La dinamica è la medesima di molti altri paesi, dove si è infine arrivati alla legalizzazione del matrimonio tra esponenti omosessuali.
Taiwan Pride 2018: pochi passi in avanti per il governo
Taiwan è considerato in Asia il paese più aperto nei confronti della comunità LGBT. Qui, sempre più spesso, vengono coppie provenienti per lo più dalla Cina, per unirsi civilmente. A Taiwan le coppie con componenti dello stesso sesso sono infatti riconosciute. Tuttavia, queste non godono degli stessi diritti ai quali hanno accesso le coppie composte da coniugi eterosessuali.
A partire dalla sentenza della Corte Costituzionale, nessun altro passo in avanti è stato fatto per i diritti del mondo omosessuale.
Il Referendum di novembre quindi, rappresenta un grande passo in avanti per la lotta dei diritti degli omosessuali. E qualora l’esito dovesse essere positivo, quanto sta accadendo a Taiwan sarebbe da esempio per tutti i i paesi asiatici e fungerebbe da stimolo per tutti gli attivisti LGBT in Asia.